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Di onda in Onda Rubrica di Marisa Pellizzon

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La tua vita è un dono, ma devi aprirla, tutto ciò che ti viene offerto deve essere usato, rilasciato, goduto, apprezzato … perché quando ti riconosci e accetti sei invincibile. Fai della tua Vita, un’opera d’Arte

20 chiavi per attivare la sincronicità

E se incominciassimo ad attivare la sincronicità nella nostra vita? O meglio se ci sincronizzassimo con la Vita?

Come fare….?

La risposta la potremo trovare quando scopriremo che ogni giorno della settimana ha una qualità energetica diversa, ma soprattutto una frequenza singola diversa, e che le giornate si raggruppano non solo in cicli di 7 giorni, ma in cicli di 13 giorni formando un “pacchetto” di frequenze proprio come i dispositivi di biorisonanza che alcuni lettori della rubrica stanno utilizzando. E saranno proprio questi “pacchetti” di frequenze -che potremo chiamare anche Onde informazionali – e che andremo a scoprire insieme, ogni 13 giorni, e ci faranno conoscere le qualità energetiche delle giornate che stiamo vivendo e ci “sincronizzeremo alle sincronicità”. E lo faremo attraverso la lettura degli articoli di questa rubrica, che verranno pubblicati ogni 13 giorni: proprio di Onda in Onda.

Non è un caso che la pubblicazione di questo primo articolo avvenga proprio oggi, lunedi 28 marzo 2022: oggi, infatti, inizia non solo un ciclo di 13 giorni molto significativi, ma anche un ciclo di 52 giorni (avremo modo di parlarne durante questi incontri…di penna). Quale giorno migliore per iniziare a parlare di coincidenze, o meglio ancora di sincronicità? Iniziamo ….

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Che cosa è la sincronicità?

Sincronicità è quando ti succede qualcosa che sembra “per caso”, ma che si combina così perfettamente con gli eventi della tua vita, da farti battere il cuore forte e pensare: “Sembra destino”!

Sincronicità è anche quando arrivi in un posto, che sei certo di non aver mai visto prima, e riconosci un particolare, magari l’insegna del negozio. E pensi:“é’ un dejavù”. E di nuovo ti batte forte il cuore.

Sincronicità è pensare a qualcuno e ricevere una sua chiamata o incontrarlo. Caso, energia o destino?

E vi è mai capitato di ritrovarvi in mezzo a situazioni piene di coincidenze, tanto da sembrarvi magiche? Oppure scoprire connessioni tra eventi, come se fossero dei fili invisibili che uniscono diversi luoghi e protagonisti?

Sincronicità è tutto questo: è “coincidenza”, è “deja vù”, è “destino” e “casualità” tutto insieme. È quello che ti fa sentire allineato con l’universo, come parte di un grande disegno.

Quante volte ci è capitato di sentirci dire “Ma no, è solo una coincidenza!”

Le coincidenze sono talmente rare che è quasi come se l’universo fosse progettato unicamente per impedirle. Così quando nella vita vi capita una coincidenza o qualcosa di straordinario, vuol dire che qualcuno o qualcosa si è dato parecchio da fare per realizzarla, ed è per questo che dobbiamo sempre farci caso.  Douglas Coupland

E se non lo fosse affatto? Se fosse qualcosa di più?

Quando questo fenomeno si verifica ripetutamente nelle nostre vite e con crescente frequenza, ci rendiamo conto che una forza invisibile e intelligente sta cercando di attirare la nostra attenzione

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In psicologia si parla di sincronicità, un aspetto enigmatico e magico, e allo stesso tempo reale, che coinvolge il nostro universo.

A parlarne per la prima volta in modo approfondito, fu Carl Gustav Jung, psicoanalista svizzero, nella sua opera del 1952 dal titolo “Sincronicità come principio di connessioni acausali: egli era convinto che la sincronicità fosse una sorta di messaggio da parte dell’Universo energetico al quale tutti noi apparteniamo per farci scoprire il significato di un determinato percorso personale.

Jung parlava della sincronicità come di un “principio di connessione acausale che collega mente e materia” sottolineando l’intima connessione tra l’individuo e l’ambiente, che in alcuni casi cela un’attrazione così forte da realizzare quelle che noi chiamiamo coincidenze, ossia esperienze con un valore proprio e fortemente simbolico.

Solitamente questi tipi di esperienze compaiono nella nostra vita all’improvviso, e molto spesso possono cambiare il corso della nostra vita. Per questo dobbiamo essere aperti e ricettivi verso il mondo, per essere in grado di cogliere il momento esatto in cui si presenteranno. Bisogna lasciarsi condurre dal proprio istinto e dal nostro inconscio per aprire le porte, quasi magiche, alla sincronicità.

Tu sei quel che tu chiami la tua vita, tu sei un temporaneo, casuale concatenamento di particelle. Lev Tolstoj

Secondo la teoria della sincronicità le coincidenze non esistono, o meglio non sono connesse da collegamenti causa-effetto, ma da una rete che unisce l’ambiente, l’inconscio collettivo e le persone. La teoria della sincronicità è strettamente connessa con la teoria dell’inconscio collettivo e degli archetipi. L’idea fondamentale che anima tutta l’opera di Jung è che gli uomini, in quanto specie, hanno in comune molteplici ricordi ed esperienze e questo inestimabile patrimonio è depositato nell’inconscio collettivo.

L’inconscio collettivo viene definito da Jung, come una sorta di “magazzino” che accomuna tutti gli esseri umani: è da questo magazzino che a volte peschiamo, per attivare comportamenti istintivi o innati. Gli eventi sincronici, infatti, la maggior parte delle volte nascondono un messaggio che ci indica la strada da percorrere. Tutto, quindi, accade per una ragione: in primis perché siamo connessi gli uni agli altri, e in secundis perché ci sono dei messaggi dietro quelle che chiamiamo, normalmente, coincidenze.

A me piace pensare alla sincronicità anche come al modo che l’Universo usa, per farci comprendere che siamo tutti interconnessi, sia sul piano materiale che su quello mentale e spirituale, e che ciò che ci accade ha sempre un significato: anche se, spesso, non lo riusciamo a “decifrare” subito.

Ti propongo un suggerimento: prova a prendere nota di tutti gli eventi sincronici e di tutte le coincidenze della tua vita, anche quelle minime. Sarai sorpreso del filo logico che le collega e delle risposte alle tue domande inespresse che tali eventi recano con sé. E ti porrai, la fatidica domanda: Esiste il caso?

Esiste, quindi, un principio scientifico ancora “sconosciuto”, il quale fa accadere gli eventi con sottile armonia: questo principio esiste e come abbiamo visto prende il nome di “sincronicità”, e la sua componente fisico-matematica è la coerenza e la non-località.

La Sincronicità è una legge che unisce cose simili: possiamo, quindi, parlare di risonanza.

Di onda in Onda Rubrica di Marisa Pellizzon

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Un altro esempio di sincronicità ci viene dato dal fenomeno dell’entanglement.

Entanglement: una particella è in grado di influenzarne un’altra, istantaneamente anche se distante anni luce. Questo fenomeno è stato più volte dimostrato scientificamente.

Potremo anche parlare della legge dell’Unità di Paul Kammerer, un grande ricercatore viennese amante della natura e dell’evoluzione dell’intelligenza, che per primo intuì questa legge di connessione, definendola: “Onnipresente e continua nella vita, nella natura e nel cosmo. E’ il cordone ombelicale che connette pensieri, sensazioni, scienza e arte al grembo dell’universo che li ha partoriti”.

Qui possiamo proprio parlare di momento presente, e ora, mentre stai leggendo … Fermati un istante e sentiti… sei un tutt’uno, miliardi di atomi si muovono… e tu sei parte integrante di un’immensa esistenza… Questa è la dimensione della sincronicità.

La sincronicità rappresenta una delle colonne più importanti del paradigma olistico. Quando la si comprende, sembra di averla sempre conosciuta e di non poterne più fare a meno. Quanti eventi, importanti o meno, nella nostra vita sono accaduti per quello strano caso, per quella particolare coincidenza fortuita: incontri, sogni, dejà-vu, premonizioni, ecc.. Eventi che accadono senza apparente causa o programmazione, che rientrano nel vasto fenomeno chiamato sincronicità, la silenziosa legge dell’unità e della co-evoluzione.

E giunti a questo punto potremo iniziare, finalmente, a parlare di un’altra Legge importante: la Legge del Tempo che ci permette di allinearci con le energie della luna, del sole, degli altri pianeti e della galassia intera e di attivare la sincronicità e scoprire la potenzialità e l’importanza dei cicli e soprattutto, l’importanza della frequenza del numero 13.

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Il tempo che scandisce il divenire del mondo, di tutti gli avvenimenti del mondo, è anche Arte, non denaro (Josè Arguelles)

E’ un argomento vastissimo che merita tutta la sua cura e attenzione. Avremo modo di approfondirlo, passo dopo passo, con gli articoli che verranno pubblicati, ogni 13 giorni, in questa rubrica. Piccoli passi che faremo insieme come se camminassimo in un sentiero, presenti a noi stessi. La presenza è il filo che collega tutto nella vita. La presenza della vita è ciò che condividiamo tutti, la Forza Vitale Universale che lega insieme tutte le cose. La presenza dello spirito. La presenza dell’amore.❤

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Prossimo appuntamento: 10 aprile 2022

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Marisa Pellizzon, Naturopata Certificata, con indirizzo Energetico Vibrazionale, Esperta in Floriterapia, consulente Aura Soma con approfondimento in MTC e Penna Luminosa. Specializzazione medicina integrativa, epigenetica, biofisica e nutrizione. Operatore certificato AJA di Biorisonanza, con approfondimento all’agopuntura vibrazionale. Appassionata di simbologia, cabala, spagyria, geometria sacra, miti e misteri delle antiche tradizioni.

Contatti: cell. 334 2543952 | Mail: marisauniversale@gmail.com


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