a cura di Pietro Fontana
elettrosmog e biorisonanza
Cos’è l’elettrosmog?
Con il termine elettrosmog si intendono tutti gli effetti secondari derivanti dalla produzione, trasporto e utilizzo di elettricità; dalla vicinanza alla tensione elettrica, dalla circolazione di corrente elettrica o dalla emissione di onde elettromagnetiche.
La bioarchitettura ha identificato diversi disturbi causati dall’elettrosmog: – zone geologiche di disturbo – veleni e Gas – fibre, polveri sottili, allergeni – microbiologia (batteri muffe) – suono e vibrazione – luce illuminazione raggi UV- radioattività
Nello specifico l’elettrosmog è presente in 5 aree differenti: – campi elettrici alternati – campi magnetici alternati – campi elettrici statici continui – campi magnetici statici continui – onde elettromagnetiche ad alta frequenza.
Un gesto assolutamente quotidiano: inseriamo nella spina la presa di un dispositivo ad alimentazione elettrica. Anche con dispositivo ancora spento il cavo inserito produce un campo elettrico alternato per il collegamento alla corrente elettrica. Più esattamente ogni dispositivo collegato alla corrente elettrica alternata crea un campo elettrico alternato, sebbene la corrente non circoli ancora nel dispositivo spento. L’immagine sotto riportata mostra come una prolunga crea campi elettrici alternati (valore di misurazione 161 V /m) senza che debba essere collegato un apparecchio.
La conseguenza di un campo elettrico alternato è uno stato di tensione dell’organismo
Elettrosmog e Biorisonanza
In Germania.
In Germania un gruppo di architetti, secondo criteri biologici, ha effettuato prove con carichi di elettrosmog negli alloggi, con un’attenzione particolare alle camere da letto. Fa parte di questo gruppo il prof. Wolfgang Maes, che ha eseguito migliaia di misurazioni in abitazioni documentandole poi con spirito critico.
A questo proposito si consiglia il suo libro “Stress duech Strom und Strahlung“, (Stress causato da corrente e da radiazioni) a quanti desiderano leggere le sue esperienze riferite a più di 8000 misurazioni.
L’obiettivo non è rinunciare alla comodità e bandire dalle nostre case tutto ciò che è elettrico, ma impiegare la tecnologia in modo da sfruttarne i vantaggi senza provocare danni alla salute. Purtroppo però per molti il tema dell’elettrosmog non è altro che un grande enigma; o meglio c’è una vera e propria riluttanza ad occuparsene. Infatti quando si crea un’iniziativa di cittadini che si oppone alla collocazione di un nuovo ripetitore di telefonia mobile , solitamente si convoca un Tavolo Tecnico che poi ci parlerà dei valori limite entro i quali non ci sono rischi (a loro parere) e che la tecnologia è tutta salute!
Torrespaña Broadcasting Center a Madrid, è stato inaugurato ufficialmente il 7 giugno 1982.
Il primo passo verso la guarigione non deve essere automaticamente una terapia, ma l’individuazione delle sue cause e disattivando o riducendo i campi disturbo che agiscono negativamente sull’organismo. È questa la famosa ricerca della causa.
Elettrosmog e Biorisonanza
I Campi Elettrici Alternati si creano dalla corrente elettrica in tutti gli impianti, scatole, linee di alimentazione, prolunghe; anche in assenza di corrente la grandezza di un campo elettrico alternato viene indicata in volt al metro ( v/m)
Un esempio.
Un giovane paziente soffriva di terribili mal di testa. La medicina tradizionale non era in grado di identificarne il motivo. Un’indagine della zona notte non rilevava la presenza di grandi campi di disturbo. Solo quando gli fu posta la domanda “Come ti addormenti di solito?”, il ragazzo prese il suo registratore mp3, lo infilò sotto il cuscino e disse che quello era il suo modo di addormentarsi. Il trasformatore inserito nel registratore creava però non solo calore, ma anche un forte campo magnetico alternato: quel registratore era la fonte dell’ elettrosmog che gli causava i ripetuti mal di testa. Una volta eliminata quella terribile abitudine, cessarono anche i dolori nel giro di pochi giorni.
Individuare prima di contrastare.
Questo esempio sottolinea due questioni fondamentali: 1. quanto è importante verificare l’incidenza dei campi di disturbo prima di procedere ad un trattamento. Nel caso descritto sarebbe stato assolutamente inutile qualsiasi trattamento terapeutico finché il registratore mp3 continuava a sostare sotto il cuscino; 2. non siamo in grado di percepire questi disturbi se non dopo il protrarsi nel tempo dell’agente causativo e l’evidenza del disturbo fisico.
L’identificazione delle cause è da molti anni un punto fondamentale della biorisonanza metodo Paul Schmidt: si può osservare l’organismo in profondità perché un disturbo da elettrosmog lascia delle tracce caratteristiche rilevabili nei tipici punti di risonanza.
Consigli basilari da seguire: dieta povera di grassi, ma ricca di Vitamine e Sali minerali; sostenere l’equilibrio acido-base, idratarsi e mantenere in salute la flora intestinale.
Biorisonanza per contrastare gli effetti dell’elettrosmog.
La biorisonanza agisce direttamente sulle frequenze cellulari, che permettono all’operatore di notare le perturbazioni energetiche prima che siano fisicamente percepibili. L’obiettivo è di prevenire disturbi e ridistribuire questa frequenza alle cellule prima che la malattia si manifesti. Dato che il corpo umano è composto prevalentemente d’acqua (tra 70% e l’85% ), è comprensibile che sia energeticamente sensibile, essendo l’acqua un buon conduttore d’energia.
Le azioni di biorisonanza si riassumono in tre fasi:
1) invio delle informazioni 2) risonanza e trattamento energetico 3) reazione del corpo.